Egregio Dottor Landini,

nella settimana appena trascorsa, su un’emittente televisiva locale, mi sono imbattuto – mio malgrado – nel Suo spot per la tornata referendaria. A scanso di equivoci, La informo che non andrò a votare: di questi referendum non me ne importa nulla. Inoltre, quattro su cinque riguardano la legislazione sul lavoro e, quindi, certificano l’inutilità del sindacato e il Suo personale fallimento.
Ciò che mi interessa di più, tuttavia, è il piano di comunicazione applicato nello spot. «Ho speso una vita per il lavoro! Ho speso una vita per l’uguaglianza!» esordisce così. Dottor Landini, è serio? A parte che non si vedono persone disabili che lavorano – e, vabbè, il tema dell’uguaglianza è sempre legato all’oggetto referendario, ovvero alla cittadinanza –, sorvolo su questa discriminazione nei confronti di noi lavoratori (e cittadini italiani) con disabilità
Dottor Landini, durante la pandemia da COVID, da che parte stava quando un governo fascista impediva a milioni di lavoratori italiani di recarsi al lavoro perché non vaccinati e senza Green Pass? Da che parte era quando lo stesso governo negava i più elementari diritti umani? Vede, se un governo è fascista, lo resta anche se si definisce “progressista” o “di sinistra”.
Finché a straparlare di lavoro e di uguaglianza ci saranno personaggi del Suo livello, per noi italiani saranno sempre «cazzi amari».
Distinti saluti,
Andrea Ferrari
L’anarchico cattolico
SOSYIENI ILBLOG
Bonifico Bancario all'IBAN IT20H36772223000EM001040963 intestato ad Andrea Ferrari, causale "donazione liberale"
l’Italia va male grazie ai negazionisti e ignoranti come voi che parlate ancora di vaccini e Green pass