Affidiamo l’uomo Jorge Mario Bergoglio alla misericordia di Dio.
Fratelli e sorelle,
abbiamo attraversato giorni strani e folli: il funerale di un Sommo Pontefice che è stato più un’operazione mediatica che un momento di grazia; polemiche asfissianti sulla sobrietà del 25 Aprile e sulla laicità dello Stato; cori e contro cori sul diritto canonico. Quanto rumore per un evento che avrebbe dovuto semplicemente ricordarci la nostra dimensione spirituale!
E invece l’abbiamo trasformato in scontro politico, come se la fede potesse restare chiusa nei tribunali ecclesiastici e nelle aule parlamentari. Così si è chiusa un’era di cerimonie imbalsamate e retoriche vuote, lasciandoci più smarriti di prima. Ma da questa cenere nasce una proposta che non ha nulla di istituzionale: nasce la rivoluzione degli “anarchici credenti”.
Caratteristiche fondamentali degli anarchici credenti

- Ritualità eucaristica libera
Vogliamo tornare ad una ritualità focalizzata sull’Eucaristia, amministrata da sacerdoti liberi e credenti. - Rifiuto del conformismo religioso
Non cerchiamo etichette o approvazioni: rifiutiamo ogni apparenza di “religiosità di facciata”. La fede si misura nella solidarietà concreta, nella lotta per i più fragili, non nelle omelie calibrate o nelle parate di potere. - Solidarietà attiva
L’anarchico credente non resta spettatore: si schiera al fianco degli esclusi, creando comunità orizzontali di servizio e amore. Ogni gesto di aiuto diventa atto rivoluzionario contro l’indifferenza globale. - Rinascita dell’Incarnazione
Ricordiamo che siamo spiriti incarnati. La carne non è ostacolo ma via di redenzione: ogni esperienza umana—sofferenza, gioia, dubbio—diventa sacrificio vivente che eleva il nostro grido alla libertà definitiva. - Profezia di speranza
Non promettiamo paradisi politici né regni terreni: annunciamo una speranza che sfida la precarietà umana. In un mondo sempre più solo e digitale, gli anarchici credenti restano testimoni della carne viva di Dio fatto uomo che cammina con noi.
Il nostro appello
Umanità smarrita, ascoltaci! Non cercare rifugio nei tribunali laici né nelle sacrestie vuote. Alza lo sguardo oltre ogni polemica, riconosci il tuo spirito immortale e inizia la rivoluzione più radicale: quella dell’amore incarnato.
Unisciti all’“anarchia credente. Perché la vera fede non si celebra, si vive.