Un’affermazione inaccettabile
Egregi Gramellini e Vecchioni.

Nella puntata di ieri sera, il professor Roberto Vecchioni si è espresso nel seguente modo: «(…) i veri disabili sono quelli che hanno votato per Donald Trump».
Chi vi scrive è un disabile, appartiene orgogliosamente alla categoria. E ricorda che avere una disabilità, avere un handicap, non significa essere individui inferiori o, peggio ancora, stupidi, come ha reinterpretato Gramellini il pensiero del professore.
La stupidità non fa distinzioni
La stupidità è molto più democratica di quanto si creda e si concede generosamente a chiunque, specialmente con l’avanzare dell’età. Anche alle persone disabili? Certo, ci mancherebbe altro, ma non in via esclusiva né con maggiore efficacia.
In sostanza, ieri sera, nel giro di dieci minuti, entrambi avete offeso noi persone disabili, oltre alla stragrande maggioranza degli americani.
L’indignazione a targhe alterne
Notevole, non c’è che dire.
La vostra (giusta) indignazione per le parole del generale Roberto Vannacci, a favore delle classi differenziate per gli alunni con disabilità, suona ipocrita.
Secondo la narrazione ufficiale, il povero Vannacci è un fascista.
E voi, allora, cosa siete? Compagni che sbagliano?
Cordiali saluti,
Andrea Ferrari
Vecchioni si è bevuto il cervello con il successo delle sue canzoni